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Nel periodo di rallentamento causa virus, fate come Magellano (o gli spermatozoi): moltiplicate le possibilità [lettura 1′]

In questo periodo di isolamenti più o meno forzati, di cautela nei contatti umani, di rallentamento generale delle nostre attività (ad eccezione dei medici, ovviamente), come impiegare il nostro tempo, in modo che sia un Tempo Nuovo, quasi un’opportunità?
Lungi da me dare consigli su un aspetto così personale, ma – per quel che può valere – mi piace condividere il mio atteggiamento e un pensiero.
Chi mi conosce sa della mia attenzione alla multidisciplinarità, perché proprio dall’intersezione di campi diversi nascono le migliori opportunità.
La multidisciplinarità è anche “quantità” e la “quantità” è moltiplicazione di possibilità.
Può capitare che una nostra attività rallenti (per cause anche non dipendenti da noi), ma se navighiamo in ambiti diversi avremmo più possibilità di superare la bufera.
Pensate all’impresa di Magellano: la prima circumnavigazione della Terra. Partì il 20 settembre 1519 con 5 navi (Trinidad, San Antonio, Santiago, Concepcion, Victoria). Egli morì durante l’impresa, ma il 6 settembre 1522 l’unica nave rimasta, la Victoria, completò l’impresa.
I fattori di successo per questa impresa furono diversi, ma tra questi determinante fu partire con più navi: quattro di esse non ce la fecero, ma una – la Victoria – sì!
Nella vita, pensiamo a quante navi siamo in grado di mettere in mare per la nostra Impresa (la Vita); lavoriamo affinché le nostre imbarcazioni siano più di una.
Così, in questa fase di rallentamento, mi sto dedicando a tutte le mie “navi”, quelle a cui per le corse degli ultimi due anni (per svariate ragioni) ho potuto dedicare meno tempo.
E’ un periodo di refill (ricarica) di tante cose, di intersezioni che si stanno generando, di motori che si stanno riaccendendo.
Ovviamente, dovrebbe essere una nostra costante, questa predisposizione. Ma ad esempio voi giovani: prendetela come un’opportunità, iniziate a pensare a quali navi costruire e curare. Accendete curiosità diverse, perseguitele, dategli soddisfazione. E’ una semina a lungo termine, ma i frutti saranno preziosi, credetemi! Ricordo due di queste semine, in giovane età: la prima nell’estate 1984, bloccato da una fastidiosa varicella, le olimpiadi di Los Angeles in TV e la mia accelerazione alla scoperta degli autori russi dell’’800 e dei volumi del Bobo (i prestigiatori capiranno…); la seconda nell’anno stanco di militare, agli sgoccioli della laurea; in apparenza due momenti “morti”, e invece furono così fecondi…
Ricordate: è vero che “Less is more”, ma è anche vero che “More is different”. Soprattutto: non ci può essere “less” senza prima il “more”. Questo è uno dei temi del mio prossimo libro-laboratorio per FrancoAngeli, in uscita a maggio: “Essere creativi in contesti complessi”

Rino Panetti
PS: cosa c’entrano gli spermatozoi? Beh, anche loro, per cogliere il successo partono in molti…