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Ogni artista regala la propria visione del mondo
Giovanni Allevi
Si tratta di un Livello dalla forza incredibile e dall’efficacia unica, un vero cardine del Modello Management by Magic.
Mobilitare le persone: Leadership, visioning e missioning. Creare condivisione e tensione verso l’idea.
Si tratta di temi che trovano, nel Management by Magic, un insostitubile punto di riferimento e approfondimento.
Il Modello MbM affronta questi argomenti in modo completo e con una visuale il più delle volte trascurata da altri approcci.
E non potrebbe essere altrimenti! Vediamo perché.
Molti approcci alla leadership focalizzano l’attenzione su temi quali la capacità di motivare, di fare squadra, di coordinare le persone e le risorse, di delegare, ecc.
Indubbiamente aspetti importanti, ma in grado di esaurire le ‘doti’ di un vero leader?
Fin quando restiamo in questa dimensione, ci troviamo in effetti in quella che il “Management by Magic” chiama ”Dimensione Fare il Leader”.
Ben diversa, invece, è la “Dimensione Essere Leader”:
in questa Dimensione emerge quell’istinto e capacità, quasi animale, che ha il vero leader di fondere pensiero e azione in un unico gesto (James Hilmann): è questo, innanzitutto che conferisce carisma al leader, agli occhi dei suoi collaboratori. La capacità di scorgere e aprire strade impensate, di mettere in relazione variabili in apparenza scollegate, di derivare decisioni illuminanti:
questo è Essere Leader!
Le due Dimensioni (comunque necessarie) richiedono approcci completamente diversi, da non confondere assolutamente.
Il Modello Management by Magic le valorizza entrambe, a cominciare dalla Dimesione “Essere Leader”.
Ecco come MbM definisce l’Essere Leader (ampliando e arricchendo la definizione di Hilmann):
un Leader è colui che fonde in un unico gesto pensiero e azione,
vivendo con continuità nella intersezione di soglie del caos di campi diversi (“magic point”)
Estratto dal Volume “Management by Magic”
Ancora una volta appare così chiara la forza del Modello MbM e dei suoi quattro Livelli, tutti perfettamente interconnessi tra loro:
chi riesce ad unire pensiero e azione in un unico gesto?: Colui che riesce a vivere nel Magic Point!
L’utilità del Primo livello del Modello MbM è pertanto decisiva per l’efficace sviluppo delle qualità “Essere Leader” (terzo Livello)!
E’ bene considerare che queste qualità della Leadership si alimentano con approcci e metodiche completamente diverse rispetto a quelle normalmente utilizzate per la Dimensione “Fare il Leader”: il Management by Magic può costituire un riferimento utilissimo a questo Livello (si veda la pagina Consulenza e formazione MbM).
D’altro canto, per un leader “innovatore” (ossia, un leader che riveste in pieno la Dimensione “Essere Leader”) si pone un problema, in misura particolarmente accentuata: quello di coinvolgere e motivare i collaboratori e le altre persone intorno ad idee spesso “di rottura”, il cui senso profondo non è immediatamente percepibile dagli altri. E’ ora che subentra la forza dell’altra Dimensione: “Fare il Leader”.
Dunque, il Management by Magic considera in maniera integrata e sinergica le due Dimensioni: Essere Leader e Fare il Leader
Tutto ciò lascia intuire la portata e l’efficacia della proposta consulenziale e formativa MbM in materia di Leadership, una proposta consulenziale e formativa con cui ci si spinge fino a toccare la vera essenza della leadership, arrivare al cosa E’ nel profondo un leader, senza limitarsi al cosa FA.
Con essa sarà possibile:
“pensiero – azione” (essere leader)
“azione – attuazione” (fare il leader)
il Leader è colui che:
Le metafore che utilizza il Modello MbM su questi temi sono le più varie e suggestive, così come la sua formazione esperenziale.
Il compositore e musicista Giovanni Allevi, l’arte illusionistica, la letteratura e tanto altro ancora, entrano in intersezione per massimizzare questo Livello.
Definire chiaramente la Visione della propria Organizzazione e la sua Missione, fonderle insieme nella logica della “Vision as Mission” (Richard Normann) sono caratteri fondamentali di un buon Leader e aspetti centrali nella guida di un’Organizzazione.
Visione e Missione sono termini spesso confusi e, talvolta, utilizzati in modo improprio.
Ed invece, considerarli in maniera corretta può risultare decisivo nella vita e nello sviluppo di un’Organizzazione.
La logica della “vision as mission” (Normann) è il modo migliore per approcciare questi temi. Farlo correttamente richiede conoscenza e capacità. In quest’ambito, il Modello Management by Magic fornisce un contributo decisivo.
Perché guidare le persone di un’Organizzazione è come condurre gli spettatori di uno spettacolo magico verso l’emozione del sogno ad occhi aperti, arrivare a condividere con loro il “senso del magico”.
L’intersezione con l’arte illusionistica è anche qui, utilissima:
c’è infatti una corrispondenza perfetta (che arriva fino ai contenuti più profondi) tra “vision as mission” e “senso del magico”.
Nel “senso del magico”, infatti, la vision corrisponde al “magico” e la mission al “senso”.
Da questa comunanza, il Modello MbM deriva così il suo paniere di tecniche e approcci, che rende disponibile alle Organizzazioni ed ai Leader che intendono approcciare efficacemente questi argomenti nelle proprie realtà.
Inoltre, il tema del coinvolgimento delle persone ha addentellamenti anche con l’approccio E-A-D-N,
presente nel Quarto Livello del Management by Magic.
Il Modello Management by Magic focalizza le sue attenzioni non solo sui Leader, ma anche sui collaboratori, arrivando a identificare chiaramente i connotati ed i requisiti del buon “follower”.
Oggi, infatti, il successo di un’Organizzazione deriva dalla perfetta comunanza di intenti e azioni di leader e follower.
Cosa è che può convincere, nel profondo, un follower che vale la pena dedicare tempo, impegno, energie e risorse (anche mentali) per l’Organizzazione nella quale lavora?
L’attenzione è un fattore scarso: perché il follower dovrebbe indirizzarlo proprio verso l’Organizzazione in cui è inserito?
E’ un compito fondamentale, per le Organizzazioni, far si che ciò accada.
Anche qui, l’analogia con l’arte illusionistica è illuminante: per uno spettatore di uno show magico l’attenzione è un fattore scarso: dove egli pertanto deciderà di indirizzarla diventa fondamentale per il prestigiatore. Per veicolare efficacemente l’attenzione del pubblico, il prestigiatore dispone, come ausilio, della cosiddetta misdirection.
Analogamente avviene per i leader. E attenzione!: non si tratta di un inganno perpetuato ai danni dei collaboratori, tutt’altro: l’obiettivo infatti è condivedere con loro la vision as mission (o il senso del magico, in caso di uno spettacolo di illusionismo)!
Il Modello MbM insegna così a stimolare le giuste qualità nei follower, a valorizzare i loro punti di forza.
Il tema della Followership ha addentellamenti anche con l’approccio E-A-D-N, presente nel Quarto Livello del Management by Magic
Oggi fare rete tra imprese sembra essere un must unanimemente riconosciuto.
Ma quali reti sono possibili?
Quali sono i punti di forza ed i tipici punti deboli delle reti che siamo abituati a conoscere?
E’ forse possibile un livello di rete potenzialmente in grado di esprimere in pieno le sue potenzialità, senza limitarsi ad integrazioni di carattere più “operativo”?
E’ possibile pensare a reti di Organizzazioni sulle rispettive soglie del caos (Magic Point), ad esempio? Ci rendiamo conto di quali potrebbero essere le possibilità di tali reti?