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L’éureka non sarebbe l’accendersi improvviso di un libero spirito ma il prodursi di qualcosa di inatteso e imprevedibile che origina da un terreno predisposto a quel risultato
Edoardo Boncinelli (Come nascono le idee)
La creatività è oggi la materia prima per eccellenza, sia per le Organizzazioni sia per ciascuno di noi. Del resto, in contesti in cui cambiamento e innovazione sono la normalità, ci può essere materia prima più importante? E’ da lì che tutto poi si genera: l’innovazione, la capacità di differenziarsi, la tensione verso la visione, la trasformazione dell’idea in valore … senza la capacità creativa, tutto ciò semplicemente rischia di non esserci o di esserci in modo estremamente limitato!
E allora … come mai alcuni individui, alcuni team, alcune Organizzazioni sembrano avere sempre una marcia in più su questi temi, sembrano essere sempre un ‘passo in anticipo’ rispetto agli altri, sembrano sorprenderci continuamente con la loro capacità di ‘vedere’ ciò che gli altri non vedono, pensare l’impossibile e poi realizzarlo, fondere istantaneamente pensiero e azione in modo sorprendente?
Qual è la natura profonda della creatività? Si tratta di caratteristiche e “qualità” che possono svilupparsi nei singoli e nelle Organizzazioni o dobbiamo solo “sperare” di esserne stati dotati da madre natura?
Come risvegliare, coltivare e allenare il pensiero creativo nelle persone e nelle Organizzazioni?
Indubbiamente il ‘processo creativo’ (che talvolta può concentrarsi anche in pochi attimi…o sembra concentrarsi in pochi attimi…) è qualcosa di estremamente personale, eppure è oramai appurato che esistono metodologie, approcci e tecniche con i quali si può rafforzare in maniera importante il potenziale creativo nelle persone e nei team.
La prima cosa che si nota nell’atto creativo è che si tratta di un incontro…la creatività è il confronto dell’essere umano intensivamente conscio con il suo mondo
Rollo May
In questa pagina riservata alla creatività non intendiamo scendere nei dettagli delle tecniche e degli strumenti utili a potenziare le capacità creative di persone, team e Organizzazioni. Del resto, in rete sono disponibili ampie panoramiche su essi (a questo riguardo, solo una raccomandazione: attenzione al loro uso superficiale; il rischio di fallire può essere alto e costoso).
Riteniamo invece particolarmente utile (proprio perché si tratta di un aspetto spesso trascurato) soffermarci (sia pur brevemente) sugli approcci e sui livelli ai quali un efficace intervento sui processi creativi deve intervenire.
In effetti, gli approcci più consolidati allo sviluppo del potenziale creativo appaiono il più delle volte focalizzarsi su due livelli:
Si tratta di approcci che possono dare ottimi risultati nel breve periodo. Ma se il nostro obiettivo è far sì che il processo creativo sia qualcosa che siamo in grado di reiterare e rinnovare continuamente (proprio perché oggi il contesto esterno cambia sempre più velocemente), questi due livelli non sono più sufficienti. Occorre dotarsi di metodologie, approcci, discipline e strumenti in grado di farci toccare un terzo e più profondo livello: il Chi! Questo è il cosiddetto punto cieco della creatività (e della leadership): ciò che un creativo ottiene e la qualità di ciò che ottiene dipendono dalla condizione interiore dalla quale egli agisce, dall’intenzione e dall’attenzione che egli pone in ciò che sta facendo.
Qualsiasi creativo, innovatore o change maker, quando parla del suo processo creativo, descrive sempre questa capacità di connettersi a un futuro emergente, di intuire e percepire dal futuro e non più dal passato.
Ma come toccare questo terzo livello? E’ davvero possibile? Esistono metodologie per questo?
Ebbene, la buona notizia è che la risposta è: Sì, è possibile e sì esistono metodologie che ce lo consentono!
Theory U e i suoi “tools” hanno proprio l’obiettivo di condurci (come persone, team o Organizzazioni) verso quel terzo livello e da lì sviluppare processi creativi dall’enorme efficacia.
Se poi fondiamo le metodologie Theory U con quelle ad esempio delle Cinque Discipline di Peter Senge, i risultati possono essere davvero sorprendenti. A mero titolo d’esempio, consideriamo la Padronanza Personale, una delle Cinque Discipline: la tensione creativa che dovrebbe aiutarci a spostarci dalla realtà corrente verso il nuovo da generare e portare in vita,può essere bloccata dalla tensione emotiva che accompagna i processi creativi (tensione emotiva dovuta proprio alla distanza tra la realtà corrente e l’ignoto dello spazio creativo). Le metodologie e le tecniche della Padronanza Personale aiutano in questo!
Attenzione, quindi: la creatività e i processi creativi sono molto di più rispetto a mere tecniche di problem solving o simili.
Naturalmente non si sta dicendo che queste non sia utili, tutt’altro: la cosa importante è però essere consapevoli a quali livelli queste possono agire in modo efficace (il cosa e il come, ad esempio) e quali altre metodologie e “Discipline” occorre invece sviluppare per far sì che la creatività e suoi processi subiscano un deciso balzo in avanti per noi, i nostri team e la nostra Organizzazione.
Su questi temi il libro “Theory U, Learning Organizations e Design Thinking. Strategie, strumenti e tecniche per l’innovazione profonda” (Franco Angeli editore) può costituire un riferimento prezioso per capire come utilizzare in modo integrato gli strumenti e le metodologie per il “cosa” e il “come” (si pensi agli strumenti del pensiero laterale, il brainstorming, i sei cappelli, Scamper, ecc.) con quelli per il “chi” (Theory U, Cinque Discipline).
Management by Magic può sviluppare per voi (singoli, team, Organizzazioni) percorsi personalizzati di rafforzamento de potenziale creativo, progetti per pervenire a soluzioni ad alto potenziale, ecc. Non esitate a contattarci per qualsiasi curiosità, approfondimento o esigenza!
L’approccio MbM al potenziamento delle capacità creative nelle Persone, nei Gruppi e nelle Organizzazioni trae la sua efficacia proprio dalla considerazione e fusione di tutte le tre Dimensioni sopra ricordate!
Nei nostri interventi, teniamo conto di queste direttrici, indispensabili in ogni processo creativo:
– accrescere la predisposizione alla creatività e all’innovazione,
–creare un clima ed i presupposti giusti nelle Organizzazioni e per le persone,
–capitalizzare e massimizzare i risultati rivenienti da un’idea e un’innovazione.
Gli strumenti e le tecniche di Management by Magic si fondono con quelli delle altre principali metodologie per la creatività (pensiero laterale e le sue tecniche; Lego Seriuos Play; Design Thinking e tante altre…oltre ovviamente a Theory U, metodologia in grado di condurre fino al Chi).
I nostri interventi per i clienti (sia a livello individuale che per Team) sono un’esperienza coinvolgente e altamente formativa, perché per sviluppare processi e percorsi creativi occorrono metodologie in grado di fondere testa, cuore e mani …
Le formule in cui ciò può avvenire sono le più varie:
L’ampiezza dei temi è veramente notevole. Per la creatività in team e Organizzazioni, sviluppata grazie a metodologie come Lego Serious Play, Design Thinking, ecc. si veda la pagina Innovazione e cambiamento.
Di seguito un elenco delle principali metodologie utilizzate per i processi creativi sia individuali che in team:
• Creatività – Costruire i Pilastri per crearsi le Possibilità!
• Pervenire alla risposta alle due fondamentali domande per ogni realtà creativa: Chi sono Io? Qual è il mio Ruolo?
• Rompere le barriere associative con le più affermate tecniche e metodologie per il pensiero creativo: tecniche del pensiero laterale (provocazione e movimento), Scamper, brainstorming, mappe mentali, sei cappelli, storytelling, ecc.
• Generare il nuovo con Lego Serious Play…e poi prototiparlo!
• Creatività – ‘trovare problemi alle soluzioni!’: superare il Problem Solving per dirigersi verso la vera Creatività. Dal Downloading al Presencing (Theory U)
• Pensiero creativo: Il ciclo virtuoso: cosa siamo – cosa potremmo essere – cosa dovremmo essere
• Creatività push e creatività pull (Management by Magic)
• Progetti specifici per pervenire a soluzioni ad alto potenziale per il cliente applicando:
A) le tecniche contenute nelle cosiddette Tredici carte del grande Slam della creatività
– Asso di cuori: Dalla platea … e altrove
– Due di cuori: Contaminarsi
– Tre di cuori: Vincoli creativi
– Quattro di cuori: “Tutto è pronto, se la mente è pronta”. E anche il cuore
– Cinque di cuori: Da “i 5 perché” a “i tre e se…?” – Stravolgere le prospettive
– Sei di cuori: When found make a note of
– Sette di cuori: Unicità
– Otto di cuori: K.i.s.s. – Keep it simple, stupid!
– Nove di cuori: Visione sistemica e focalizzazione
– Dieci di cuori: Mentoring e genio
– Jack di cuori: Le caratteristiche personali
– Donna di cuori: Ambiente
– Kappa di cuori: Passione
B) realizzando con il cliente il percorso creativo noto come 10 steps del percorso creativo
– Primo: Conoscenza del campo
– Secondo: Volo libero – cosa potremmo essere
– Terzo: Sedimentazione creativa
– Quarto: Two days Kaizen
– Quinto: Sedimentazione operativa
– Sesto: Cura dei dettagli
– Settimo: Validazione
– Ottavo: Back to Two and Four
– Nono: buona la prima?
– Decimo: Supportare il processo creativo
• Padronanza personale: vincere la tensione emotiva per massimizzare la Tensione Creativa e dirigersi con successo dalla Realtà Corrente alla Visione
• “Fallimento” e “rischio” nei processi di Innovazione: come dominarli
• Ecc.
• Ecc.
I nostri interventi consulenziali e formativi hanno raggiunto innumerevoli Organizzazioni: multinazionali come Baxter Spa, piccole realtà come Thot, strutture come la Camera di Commercio di Perugia e i Giovani Imprenditori della CCIAA di Perugia, progetti europei come C.h.i.m.e.r.a., università come La Sapienza (facoltà di Economia, Dipartimento di Management, facoltà di Architettura, ecc.), Strutture pubbliche come la Biblioteca Comunale Paroniana di Rieti, Fondazioni come la Fondazione Fabbroni di Perugia e la Fondazione Varrone di Rieti, e tanto, tanto altro ancora.
In questo link potete trovare un esempio di Learning Lab in 3D progettato per una specifica esigenza di un Committente